23.3.10

società

Finalmente una presa di posizione (ma quanto tardiva!) dal Papa sugli innumerevoli casi di pedofilia avvenuti in Irlanda, Germania, Stati Uniti, Messico, Canada, Australia, Italia, Olanda, sui lunghi anni di silenzio omertoso delle autorità religiose che hanno minimizzato, negato, insabbiato allontanando ad altre diocesi i sacerdoti colpevoli, nonostante le centinaia di denunce delle giovani vittime, dei loro familiari, degli psicologi chiamati a curarli dai traumi subiti. "I responsabili di atti così abominevoli vanno portati davanti alla giustizia per essere condannati in modo inequivocabile. Gli abusi sessualisui minori sono un segno contrario al vangelo della vita e procurano danni indescrivibili alle vittime e alla comunità". Così ha scritto Benedetto XVI nella lettera inviata ai fedeli irlandesi. Meglio tardi che mai? Agli inizi degli anni '80, l'arcidiocesi di Essen avevo ricevuto le segnalazioni dello psichiatra Werner Huth che aveva in cura un sacerdote con precedenti di abusi su bambini con l'invito di allontanarlo per seguire una terapia assolutamente necessaria. Il sacerdote lasciò la parrocchia per due settimane, poi tornò ad essere presente accanto ai bambini. In quegli anni a capo della diocesi di Essen c'era Joseph Ratzinger.
http://www.altracitta.org/2010/03/22/preti-pedofili-nasce-lassociazione-per-denunciare-scrivete-a-lacolpalibero-it/

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